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La diffusione del Coronavirus in Irlanda

Coronavirus in Irlanda
Scritto da Maurizio Pittau

Ieri ci sono stati 142 pazienti con un caso confermato di Covid-19 in unità di terapia intensiva negli ospedali irlandesi con altre 27 persone sospettate di aver contratto il virus in attesa di  ricevere cure.

In tutti gli ospedali che offrono cure mediche ospedaliere e altri servizi correlati per interventi chirurgici, condizioni mediche acute o lesioni – ieri in Irlanda, il Beaumont Hospital di Dublino si occupava della maggior parte dei pazienti con Covid-19 con 137 persone in cura.

Il Mater è il secondo ospedale per numero di pazienti con 85 malati, poi 81 il St. James, Tallaght Hospital con 75 e St. Vincent con 66 pazienti. Il numero più alto di pazienti in un ospedale fuori Dublino era Letterkenny con 37 pazienti. Alle 8 di ieri sera, c’erano 881 pazienti con Covid-19 negli ospedali irlandesi con altri 449 casi sospetti.

Covid-19 Irlanda

Ieri sera, durante un incontro presso il Department of Health, il direttore dott. Tony Holohan ha annunciato ulteriori 38 morti per Covid-19 in Irlanda, portando il numero totale di morti ad oggi di 444. Ci sono stati anche 12.547 casi confermati di virus in Irlanda. In un aggiornamento, l’HSE ha fornito una ripartizione geografica del numero di casi qui finora mappati al 13 aprile. Ecco il quadro nazionale:

Casi Covid-10 in Irlanda

Ecco come appare l’area di Dublino:

Covid-10 a Dublino

Le mappe possono anche essere trovate qui.

Per quanto riguarda l’aumento dei casi, l’aumento percentuale del numero di casi è oscillato tra il 5,7% e l’8,5% dal 4 aprile. Prima di allora, il numero di casi era in aumento di oltre il 10% alla fine di marzo e all’inizio di aprile. Ieri il numero di casi è aumentato del 7,2%.

Casi Covid-10 Irlanda

L’HSE ha anche affermato che ieri alle 8 del mattino c’erano 884 posti letto liberi, escluse le cure critiche, attraverso il sistema ospedaliero predisposto alle terapie di emergenza respiratorie. Ieri alle 18.30 c’erano altri 127 posti vacanti in terapia intensiva.

Il dott. Holohan ha detto ieri sera che una serie di indicatori monitorati da funzionari sanitari “stanno andando in una direzione positiva”.

“È chiaro che dobbiamo continuare i nostri sforzi, a livello individuale, per limitare la diffusione di questo virus”, ha aggiunto.

Le attuali restrizioni imposte al movimento del pubblico dovrebbero durare almeno fino al 5 maggio. Si prevede che il ripristino delle normali attività da tali restrizioni sarà graduale.

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Maurizio Pittau