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Risultati Elezioni Europee 2024 | Circoscrizione Estero, Irlanda

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Scritto da Maurizio Pittau

Condividiamo i risultati della Circoscrizione Estero Irlanda dove a scrutinio concluso si confermano delle differenze nel voto degli Italiani all’estero rispetto al voto nazionale come nelle passate elezioni europee, con un voto più progressista e europeista.

Elezioni Europee Italiani residenti in Irlanda

Gli elettori in Irlanda sono 21.963 di cui votanti sono stati 2.393 (10,90%), dunque l’affluenza è stata inferiore rispetto alle scorse elezioni in cui i 2.176 votanti rappresentavano i 14,67% gli aventi diritti. Vista la crescita consistente del numero di italiani con diritto di voto in Irlanda per le prossime elezioni si auspica l’apertura di seggi in altre località irlandesi (come Cork) e  non solo a Dublino, per facilitare il diritto di voto degli italiani e aumentare una affluenza molto bassa in Irlanda, che comunque è stata superiore alla maggior parte delle altre nazioni europee (l’affluenza media degli espatriati italiani residenti in Europa si è attestata sui 7,14%).

In queste elezioni Europee nella Circoscrizione Irlanda il Partito Democratico si conferma il primo partito e si registra un grande successo della lista Verdi/Sinistra (secondo partito nelle preferenze degli elettori) con oltre il 20% dei voti. Tra le differenze più evidenti Fratelli d’Italia, prima partito in Italia con il 29% dei voti a livello nazionale è solo terzo partito in Irlanda con il 10% di voti. Interessante infine rilevare che Forza Italia e Lega in Irlanda non raggiungono lo sbarramento del 4%, mentre altre forze politiche, rimaste escluse dal Parlamento Europeo, in Irlanda lo superano abbondantemente: Stati Uniti d’Europa, Azione e Pace, Terra, Dignità.

Risultati Elezioni Europee in Irlanda

In Irlanda 3,5 milioni di elettori si sono recati ai 6.500 seggi. Per la prima volta si sono presentati candidati indipendenti e gruppi minoritari di estrema destra. Il voto per le elezioni europee in Irlanda è stato differente rispetto ad altri stati e come nelle precedenti elezioni nessuna forza euroscettica di rilievo era in corsa nel Paese.

Il grande sconfitto di questa elezione è il Sinn Fèin, il principale partito di opposizione e che i sondaggi davano in testa fino a soli sei mesi fa con oltre il 30% di consensi, ma che ora si aggira attorno al 11%. Il Fine Gael del primo ministro Simon Harris, ottiene circa il 21% dei voti, mentre i Verdi si attestano al 5% e il centrista Fianna Fail scende al 20% alle elezioni europee. Come previsto, gli indipendenti, rappresentano il primo partito sia alle elezioni europee che locali con circa il 30% di voti.

Elezioni Europee 2024

European Election Ireland 2024

Elezioni Locali 2024

Elezioni Locali Irlanda 2024

Il voto a Dublino

Il Fine Gael è il partito più numeroso nel Dublin City Council, con 11 seggi. Il partito prenderà l’iniziativa di determinare la direzione del più grande ente locale dello Stato per i prossimi cinque anni, succedendo al Fianna Fáil che ha perso tre seggi e si è ritrovato con otto consiglieri eletti. La performance dei socialdemocratici è stata il vero successo del fine settimana, raddoppiando il totale dei seggi portandoli a 10. I laburisti hanno dimezzato la loro rappresentanza da otto a soli quattro seggi.

Le previsioni che il Partito dei Verdi avrebbe subito perdite sostanziali non si sono concretizzate. È sempre stato improbabile che il partito ripetesse il suo straordinario successo del 2019 quando si assicurò 10 seggi. Questa volta, il partito ambientalista ha fatto eleggere otto consiglieri e ha ottenuto il primo posto nei sondaggi in diverse aree. Lo Sinn Féin aveva sperato di aumentare i consensi, ma non è stato così. Anche se il partito ha guadagnato un seggio per finire con nove, ha perso alcuni membri di spicco.

Dublin City Council: 63 seats

I candidati anti-immigrazioni

Forse la caratteristica più sorprendente del conteggio del consiglio comunale è stato l’arrivo in consiglio di attivisti anti-immigrazione. Malachy Steenson e Gavin Pepper sono stati eletti rispettivamente nelle aree North Inner City e Ballymun-Finglas, mentre Phil Sutcliffe (Independent Ireland) ha rivendicato un seggio sul lato sud di Ballyfermot-Drimnagh. Il tassista Gavin Pepper utilizza costantemente l’hashtag #IrelandBelongsToTheIrish e #IrelandIsFull sui social media e ha chiesto all’Irlanda di avere “il nostro piano per il Ruanda”.

Il collega consigliere indipendente Malachy Steenson, un avvocato che ha iniziato la sua carriera politica come membro del Partito dei Lavoratori di sinistra, è stato issato sulle spalle dei sostenitori dietro un tricolore quando domenica ha vinto un seggio. “Penso che sia un risultato favoloso per il movimento nazionalista in Irlanda. È un risultato favoloso per il popolo irlandese. Ci stiamo riprendendo la nostra nazione”, ha detto a RTÉ, descrivendo il suo successo come un “chiaro messaggio che la rivoluzione è iniziata”. Si candidò per la prima volta per lo stesso seggio nel 2009 sotto il Partito dei Lavoratori prima di candidarsi al Dáil nel 2011, quando ricevette meno dell’1% dei voti. Da allora le sue fortune elettorali sono cambiate. Il neoeletto consigliere si è candidato quest’anno anche alle elezioni europee per Dublino ed è stato eliminato al 12° scrutinio dopo aver ottenuto 11.483 voti.

Cllr Steenson è stato una presenza costante in numerose marce anti-immigrazione ed è stato uno degli organizzatori delle proteste a East Wall contro gli alloggi dei richiedenti asilo. Il Partito Nazionale ha vinto un seggio per la prima volta a Fingal questo fine settimana con l’elezione del suo vice leader Patrick Quinlan a Blanchardstown-Mulhuddart. La sua biografia sul sito web del partito dice che è diventato politicamente attivo durante il referendum sull’aborto. Recentemente ha ritwittato un’affermazione secondo cui “il governo ha dato a ogni immigrato clandestino e rifugiato il diritto di voto” e “gli stranieri venivano portati in autobus ai centri elettorali” il giorno delle elezioni, una cospirazione propagandata sui social media da una serie di personalità anti-immigrazione.

Nel frattempo, anche l’Irish Freedom Party ha eletto il suo primo consigliere in assoluto con Glen Moore che ha vinto un seggio a Palmerstown-Fonthill. Il partito è guidato da Hermann Kelly, ex giornalista e addetto stampa del politico britannico Nigel Farage, che si è candidato per le elezioni europee nella circoscrizione elettorale Midlands-Nord Ovest e ha ricevuto 13.904 voti di prima preferenza. Cllr Moore, un ingegnere delle comunicazioni mediche che si è unito al partito l’anno scorso “dopo aver assistito all’aumento della criminalità violenta a Dublino”, è descritto come un “volto noto nella scena locale del karate” a Clondalkin sul sito web del partito. “Glen is a proud gay man who stands firmly against the woke establishment; be it gender madness, or the disregard for working-class Irish people,”, si legge. “Ritiene tragico che in un momento di carenza record di alloggi irlandesi, il governo continui a perseguire l’immigrazione di massa, allontanando i giovani irlandesi dal nostro paese e altri per le strade”.

Uno dei suoi impegni per l’area locale è quello di spingere il Consiglio della Contea di Dublino Sud ad adottare una “politica di non cooperazione” con il Dipartimento per l’Integrazione fino a quando non verrà messo in atto un sistema di asilo “vitale”. Ha condiviso un video del presidente del seggio che annuncia la sua elezione questo fine settimana con l’hashtag “#Irexit”. Altrove, gli attivisti anti-immigrazione hanno mancato di poco il risultato. Il candidato di Irish People Ross Lahive ha perso contro Brian McCarthy di People Before Profit per il seggio finale a Cork City North West per soli 190 voti.

Elezioni locali e italiani

Come nelle precedenti elezioni europee in Irlanda si è votato contemporaneamente per elezioni locali. Il voto in percentuale è stato simile a quello per le europee. Quest’anno sono stati selezionati più di 2.100 candidati per le elezioni locali, oltre il 31% dei quali sono donne e sono stati presenti (e eletti) tantissimi cittadini irlandesi originari di altri paesi europei ed extraeuropei. Non è necessario essere cittadini irlandesi o europei per votare alle elezioni locali. Chiunque risieda normalmente in Irlanda e sia registrato per votare nella propria area elettorale locale, ha diritto a farlo.

 

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Interessante notare che tra gli oltre 100 candidati provenienti da un contesto migratorio non fosse presente nessun candidato di origine italiana in nessuna circoscrizione. Secondo i nostri sondaggi su Instagram il motivo e dovuto al fatto che gli italiani non si sono ancora integrati sufficientemente per candidarsi (per l’88% nel sondaggio sulle stories e per li 79% nel sondaggio su account).

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Maurizio Pittau