La serata del 7 aprile al The Sound House ha offerto al pubblico dublinese un’immersione nelle sfumature del rock contemporaneo grazie a una lineup variegata, culminata con il debutto europeo dei revue, giovane band italiana proveniente dalla Toscana. Organizzato da Siz Promotions, un collettivo internazionale di studenti del BIMM Institute, l’evento ha visto alternarsi sul palco Aoife and The Willows, revue e Carnyx. Tre band con sonorità molto diverse tra loro.
I revue, già ospiti nell’ultima puntata di Radio Dublino, ci avevano colpito durante il live acustico in studio con due brani intensi e ben costruiti. In quell’occasione, avevamo percepito una maturità musicale fuori dal comune per una band così giovane, con una scrittura puntuale e una voce – quella di Giovanni Laschi – in grado di emozionare in una veste intima. Sul palco del Sound House, invece, hanno mostrato l’altro volto della loro identità: quello energico, graffiante, consapevole. Il loro sound – un mix brillante di indie rock, shoegaze e dreampop – pesca a piene mani dalla tradizione di band come The Strokes, Arctic Monkeys e Coldplay, ma riesce a mantenere una cifra stilistica personale e coerente. Lorenzo Del Bravo, alla chitarra, ha mostrato una presenza scenica carismatica e una padronanza tecnica che ha conquistato il pubblico. Non da meno gli altri membri della band – Pietro Morgione, Lorenzo Camaiani e Filippo Migliorini – che hanno dimostrato una coesione solida e una dinamica di gruppo costruita su anni di lavoro, condivisione e crescita nonostante la loro giovane età.
Vale la pena sottolineare che, pur suonando rock, i revue non propongono un’“operazione nostalgia” pensata per compiacere un pubblico passatista quaranta/cinquantenne legato al rock degli anni ’80 e ’90. Al contrario, nonostante provengano da piccoli centri del Valdarno, grazie alle loro sonorità, i testi e la qualità dell’inglese cantato – cosa quest’ultima non sempre scontata tra le giovani band italiane che spesso cantano con un imbarazzante inglese maccheronico – i revue risultano moderni, credibili e internazionali, in linea con l’attuale scena musicale europea, che annovera tra i principali riferimenti gruppi come gli irlandesi Fontaines D.C. È bello vedere giovani italiani che scelgono di suonare rock con le chitarre, con passione e cultura musicale. In un panorama streaming italiano dominato da trap e autotune, i revue sono la prova che il rock e la musica suonata con strumenti continua a vivere e che in Italia esiste un vero e proprio ecosistema musicale che continua a generare talenti, dai Måneskin a Lucio Corsi, passando per realtà emergenti come questa.
Peccato per la qualità del suono del locale, purtroppo non all’altezza della performance: alcuni dettagli si sono persi in un mix poco nitido, soprattutto nei momenti più densi e stratificati. Ma la grinta e la qualità dell’esibizione dei revue sono riuscite comunque a emergere e a lasciare il segno. Il loro set è stato eseguito con una sicurezza che suggerisce che sono pronti per palcoscenici molto più grandi. E in effetti, lo sono. Con un tour imminente in Italia e un ambito opening act per i Green Day al Firenze Rocks all’orizzonte, i revue sono pronti per una grande svolta. Con il loro sorprendente primo EP appena uscito, la loro presenza scenica, la cura nel suono e una visione artistica già chiara e consapevole fanno ben sperare per il futuro. Il concerto di Dublino ha mostrato che il potenziale per crescere c’è tutto.
Riascolta l’intervista e l’esibizione acustica dei revue su Radio Dublino
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Vedi i brani registrati duranti la loro esibizione al The Sound House: