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Next Experiment: la nuova frontiera del jazz internazionale al The Cooler

Next Experiment
Scritto da Maurizio Pittau

Ieri sera, 6 febbraio 2025, il palco del The Cooler di Dublino ha ospitato un evento straordinario per gli appassionati di jazz: il concerto di Next Experiment, il nuovo progetto del talentuoso pianista Leopoldo Osio. Dopo il successo del suo album di debutto al Bray Jazz Festival, Osio ha presentato la sua nuova formazione, raccogliendo il testimone dell’acclamato CEO Experiment, che per oltre un decennio ha portato una ventata di freschezza nella scena jazz irlandese.

La vera forza di Next Experiment risiede nella sua dimensione internazionale, un ensemble che incarna perfettamente la multiculturalità attraverso il linguaggio universale della musica. Osio, unico compositore del gruppo, ha saputo creare un repertorio che evolve in modo organico, partendo da paesaggi sonori intimi e ballate evocative fino a esplorazioni più ampie e audaci. La band unisce alcuni dei più talentuosi musicisti della scena jazz europea e irlandese:

  • Gianni Gagliardi, sassofonista argentino di orgine italiane dal tocco raffinato e sofisticato;
  • Gonzalo Del Val, batterista spagnolo con un groove avvolgente e una sensibilità ritmica unica;
  • Peter Erdei, contrabbassista ungherese e storico collaboratore di Osio;
  • Paul Dunlea, trombonista irlandese di Cork, riconosciuto per la sua versatilità e virtuosismo.

Il concerto è stato un viaggio sonoro che ha mescolato con naturalezza ritmi latini, jazz contemporaneo e groove funky, regalando al pubblico momenti di pura magia musicale. Ogni brano si è sviluppato in maniera fluida, tra passaggi melodici delicati e improvvisazioni audaci, testimoniando la perfetta sintonia tra i membri della band.

La scelta di The Cooler come venue ha aggiunto ulteriore valore all’evento, offrendo un’atmosfera intima e coinvolgente, ideale per un’esperienza musicale di questo calibro. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, dimostrando ancora una volta quanto la scena jazz di Dublino sia viva e in continua evoluzione.

Con Next Experiment, Leopoldo Osio conferma il suo ruolo di innovatore e catalizzatore di nuove sonorità, portando avanti una visione musicale senza confini e ribadendo il valore della contaminazione culturale nel jazz contemporaneo. Un progetto da seguire con attenzione, che promette di lasciare un’impronta significativa nel panorama jazzistico internazionale.

Dopo il concerto abbiamo incontrato Leopoldo Osio e Gianni Gagliardi.



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Maurizio Pittau