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L’aborto in Irlanda diventa legale

Michael D Higgins
Scritto da Maurizio Pittau

Una legge che darà alle donne l’accesso all’aborto per la prima volta nella storia dello stato irlandese è stata firmata oggi dal presidente Michael D Higgins. Dopo il risultato vincente del referendum pro aborto che si è tenuto in Irlanda, adesso l’interruzione di gravidanza è diventata legge. Il presidente irlandese ha infatti firmato il decreto a riguardo, dopo un iter durato a lungo terminato all’inizio di dicembre dopo settimane di discussioni in parlamento molto accese sia nel Dáil che nel Seanad (Camera e Senato).

E’ un momento storico per l’Irlanda, un paese un tempo a maggioranza cattolica e uno degli ultimi al mondo dove l’aborto era ancora vietato. Per la prima volta nella storia del paese le donne avranno accesso gratuito all’interruzione di gravidanza in Irlanda; fino a oggi si dovevano recare nel Regno Unito per praticarla. Naturalmente tale momento segna la sconfitta della Chiesa irlandese e ciò che rimane dei cattolici irlandesi. Con la nuova legge nata dalla consultazione popolare dello scorso maggio cambieranno molte cose: sotto la supervisione di due diversi medici, l’interruzione di gravidanza volontaria sarà permessa fino alle 12esima settimana in caso di malformazioni del feto o se la salute fisica o mentale della donna fosse in pericolo.

La legge segue il referendum di quest’anno sulla rimozione dell’ottavo emendamento della Costituzione, che ha garantito fino ad oggi al nascituro e alla madre un uguale diritto alla vita. Circa il 67% dell’elettorato ha votato lo scorso Maggio per abrogare l’emendamento. Il ministro della Salute Simon Harris dovrà ora firmare gli strumenti statutari per attuare la legge che è stato firmato oggi dal presidente della Repubblica dopo che l’ordine dei medici ha cancellato le disposizioni dal suo codice. Questo significa che non ci sarà più in vigore alcuna guida etica sull’esecuzione degli aborti per i medici quando la legislazione entrerà in vigore il mese prossimo.

L’ordine dei medici ha preso la decisione di eliminare quattro dei cinque paragrafi relativi all’aborto dalla sua guida sulla condotta ed etica professionale  perché in conflitto con la Health (Regulation of Termination of Pregnancy) Act. La decisione è stata presa in una riunione appositamente convocata mercoledì sera. Il consiglio sta aggiornando la guida etica, ma questo processo non sarà pronto in tempo per l’introduzione dei servizi legati all’aborto il 1 ° gennaio.

Due dei quattro paragrafi cancellati affermano che un medico ha il dovere etico di compiere ogni ragionevole sforzo per proteggere la vita e la salute delle donne incinte e dei loro bambini non ancora nati; e che, in circostanze eccezionali, potrebbe essere necessario interrompere la gravidanza per proteggere la vita della madre. Gli altri due affrontano situazioni in cui vi è un rischio reale e sostanziale per la vita della donna e la diffusione di informazioni per gli aborti all’estero.

La guida etica inoltre afferma che i medici “hanno il dovere di fornire assistenza e sostegno alle donne che hanno interrotto la gravidanza”. L’Ordine dei Medici ha in programma di scrivere a tutti i 23.000 dottori iscritti all’ordine per informarli delle modifiche della guida. A parte i paragrafi sugli aborti, sono in fase di revisione sezioni della guida etica che trattano di “dignità del paziente”, “uguaglianza e diversità” e “obiezione di coscienza”. Una volta che una nuova formulazione sarà stata finalizzata, l’ordine dei medici si consulterà nuovamente con i medici e le altre parti interessate dopo che la nuova legislazione entrerà in vigore.

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Maurizio Pittau